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memoria stupida. non ti ricordi l’oggi, e neanche ieri. ti porti addosso momenti remoti, passati, persi nel tempo. amici, o parenti, o frasi, oppure fatti. tutte storie del secolo scorso, di quel millennio che t’ha visto bambino, poi giovane. come se le cose per acquistar valore volessero tempo, tanto, e polvere sopra, e ammaccature e ancora tempo a consumarle, fino a farle lise, quasi trasparenti. certe lacrime non si asciugano mai. un po’ come le robe di plastica nella lavastoviglie.

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