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che poi lo sai, è inutile farsela addosso. le parole messe nero su bianco non sono più tue, son di chi le legge, e chi legge ne fa quel che vuole. il problema è il mercato. chi ti stampa investe in te, si aspetta la massima collaborazione, presentazioni, interviste, articoli, sorrisi garbati, battute spiritose, aneddoti intelligenti, citazioni colte. giusto, un po’ di riconoscenza gliela devi. e lì vorresti fermare le rotative, o come si chiama quel cazzo di macchine che vomiteranno le tue parole su tutte quelle copie tutte uguali, ciascuna che aspetta un lettore. un lettore! un lettore che si aspetta da te che tu sia uno scrittore. e te dovresti convincerlo, affascinarlo, vendergli per buone quelle parole in quel libro. un lavoro da piazzista insomma. ecco, ora puoi rifartela addosso.

12 Comments

  1. Fuori il titolo che volo in libreria!
    Lampissimi

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  2. Dai Lapo, fuori il titolo che volo in libreria!!!!!!!!!

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  3. Momento momento momento, dove?
    Cosa?
    Quando?

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  4. E quindi hai scritto!
    Ciò che abbiamo scritto rimane sempre nostro solo che lo si lascia andare.
    Come una barchetta di carta. Tu la costruisci scegli la carta la forma le dimensioni il colore. E poi la getti in acqua. È sempre la tua barchetta ma lei se ne va, scivola via e tocca altre sponde.

    e.l.e.n.a.

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  5. E vabbè, ci fai stare sulle spine… un lettore te lo sei guadagnato. Una.

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