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tutti a farsi i selfie. il giorno della lapide ci sarà l’imbarazzo della scelta.

invecchiare è un privilegio.

non fumi più, non scrivi più, non leggi più. respiri ancora. è tutto.

Oh come t’inganni
Se pensi che gl’anni
Non hann’ da finire,
Bisogna morire,
Bisogna morire,
Bisogna morire.

È un sogno la vita
Che par sì gradita,
è breve gioire,
Bisogna morire,
Bisogna morire,
Bisogna morire.
Non val medicina,
Non giova la China,
Non si può guarire,
Bisogna morire,
Bisogna morire,
Bisogna morire.

Non si trova modo
Di scoglier ‘sto nodo,
Non val il fuggire,
Bisogna morire,
Bisogna morire,
Bisogna morire.

Commun’è statuto,
Non vale l’astuto
‘Sto colpo schermire,
Bisogna morire,
Bisogna morire,
Bisogna morire.

Si more cantando,
Si more sonando
La Cetra, o Sampogna,
Morire bisogna,
Morire bisogna,
Morire bisogna.

Si muore danzando,
Bevendo, mangiando;
Con quella carogna
Morire bisogna,
Morire bisogna,
Morire bisogna.

E quando che meno
Ti pensi, nel seno
Ti vien a finire,
Bisogna morire,
Bisogna morire,
Bisogna morire.

Se tu non vi pensi
Hai persi li sensi,
Sei morto e puoi dire:
Bisogna morire,
Bisogna morire,
Bisogna morire.

“Passacaglia della vita” di Stefano Landi (Roma, 26 febbraio 1587 batt. – Roma, 28 ottobre 1639)

saremo tutti un ricordo, facciamo che sia bello. (grazie monia)

ti piace miles davis perché più delle note suona i silenzi. sarebbe bello se ti riuscisse di scrivere un silenzio.

per la legge della reciprocità, se tutti gli antifascisti sono comunisti allora tutti quelli contro il comunismo sono fascisti? chiedo per un amico.

siamo un paese di geometri.

https://www.instagram.com/gruinflorence/

nel dubbio te stai fermo, ma poi a che serve? a nulla. ti sei accorto a sessantaquattro anni che la vita non è fatta di cambiamenti repentini, al massimo di curve lievi, a volte di ritorni su certi tuoi passi giovanili. parola d’ordine, ricominciare, sempre, fino alla fine.

non sei più abituato a scrivere. meglio, non sei più abituato a pensare. semmai tu l’avessi mai fatto. insomma, quello.